Talent acquisition: cos’è, a cosa serve e come migliorarla

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Al giorno d’oggi le aziende hanno a disposizione diversi strumenti e strategie a supporto delle proprie attività e a garanzia del raggiungimento dei propri obiettivi. La talent acquisition rappresenta uno degli strumenti più efficaci nell’assicurare che l’azienda rimanga competitiva all’interno del mercato del lavoro e che sia pronta ad affrontare le sfide del futuro. La talent acquisition, o acquisizione dei talenti, riguarda la ricerca continua dei migliori talenti presenti sul mercato del lavoro ed è uno dei tanti ambiti di competenze del reparto HR di un’azienda. Si tratta di una vera e propria strategia attraverso cui l’azienda riesce ad assicurarsi la presenza di personale altamente qualificato ogni qualvolta lo necessiti.

Questo articolo ti aiuterà a comprendere meglio lo scopo della talent acquisition e i suoi benefici per l’azienda, ti spiegheremo le differenze tra acquisizione dei talenti e recruiting e ci soffermeremo infine sulla pianificazione della strategia di talent acquisition e sui vari step di questo processo.

Punti chiave

  • La talent acquisition è un processo strategico che consiste in una ricerca approfondita e continua dei migliori talenti presenti nel mercato del lavoro

  • L’acquisizione dei talenti incrementa la competitività aziendale e contribuisce alla costruzione dell’employer branding

  • Per risultare efficace, la talent acquisition deve basarsi su una strategia ben definita e sull’identificazione delle esigenze aziendali

  • Gli strumenti e i software HR assicurano una semplificazione delle attività legate alla talent acquisition

Cos’è la talent acquisition?

Possiamo definire la talent acquisition come un processo continuo e costante di ricerca e acquisizione dei migliori talenti presenti sul mercato del lavoro, che possiedano tutte le caratteristiche e qualifiche necessarie a rispondere in qualsiasi momento alle nuove esigenze dell’azienda. L’acquisizione dei talenti è un processo strategico di scouting, che permette all’azienda di anticipare i tempi, prevedendo i profili necessari ad affrontare le sfide future e favorendo un pool di talenti da cui attingere quando se ne presenti la necessità.

Le risorse umane hanno ovviamente un ruolo fondamentale nella talent acquisition, che rappresenta comunque un processo innovativo di gestione del personale di un’impresa. Di solito, ad occuparsi dell’acquisizione dei talenti è un team dedicato che effettua la selezione del personale ma che esegue anche un’analisi approfondita delle esigenze e dell’andamento dell’organizzazione per ottenere tutti quei dati necessari a prevedere ciò di cui l’azienda avrà bisogno in futuro e a pianificare le risorse.

Qual è la differenza tra talent acquisition e recruiting?

Spesso i due concetti di talent acquisition e recruiting vengono utilizzati indistintamente, ma in realtà questi due processi hanno delle caratteristiche che li distinguono chiaramente l’uno dall’altro. Vediamo insieme di seguito quali sono le principali differenze.

Il recruiting è un processo che nasce da un’esigenza immediata dell’azienda di ricercare una risorsa che sostituisca, ad esempio, un lavoratore che ha presentato le dimissioni o è stato licenziato. Il recruiting deve permettere all’azienda di trovare una soluzione efficace nel minor tempo possibile, per cui il suo approccio è più reattivo e tende a dare maggiore importanza ai tempi da rispettare; il team HR ha dei tempi ben definiti e abbastanza ristretti per determinare le esigenze aziendali e individuare il candidato adatto a soddisfarle. 

Invece, nel caso della talent acquisition accade tutto il contrario: si tratta di un processo strategico, che richiede tempi lunghi e tanta dedizione. È un’attività in divenire, che guarda sempre al futuro dell’impresa e che impegna il team in una ricerca peculiare dei candidati più qualificati e delle modalità più efficaci di attrazione dei migliori talenti sul mercato. La talent acquisition pianifica le nuove risorse dell’azienda coltivando nel tempo il rapporto con i futuri dipendenti e preparandoli ai loro prossimi incarichi.

A cosa serve la talent acquisition?

Lo scopo della talent acquisition è far sì che l’azienda riesca ad acquisire i professionisti più talentuosi prima di qualsiasi altra organizzazione, visto l’alto tasso di competitività nel mercato del lavoro e la grande richiesta di candidati con competenze sempre più specifiche e particolari. Bisogna sottolineare anche che la talent acquisition è molto utile nell’individuare potenziali inespressi tra il personale già presente nella propria forza lavoro, valorizzando le risorse di cui già si dispone. In definitiva, questo servizio evita all’azienda eventuali vuoti organici, assicurando un pool di talenti interessati a soddisfare la domanda futura.

L’importanza della talent acquisition per le aziende

La talent acquisition influisce indubbiamente sul successo e sulla crescita aziendale, ma vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi di una politica di acquisizione dei talenti efficace:

  • Assumere i talenti più adatti alle proprie esigenze e allineati alla propria cultura aziendale vuol dire aumentare le probabilità che quei talenti rimangano più a lungo nella propria impresa

  • La talent acquisition favorisce la competitività e la produttività dell’azienda, oltre a diminuire il rischio di turnover

  • Investire su questo tipo di strategia comporta una maggiore trasparenza in fase di assunzione, durante la quale vengono ben definiti con i dipendenti tutti i dettagli del rapporto di lavoro e viene fornita loro una formazione adeguata sulle attività che andranno a svolgere

  • L’acquisizione dei talenti garantisce un miglioramento dell’immagine aziendale e una sua maggiore attrattività

  • Il rischio di farsi cogliere impreparati rispetto alle sfide future viene notevolmente ridotto, con grande risparmio di tempo e denaro

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Come costruire una strategia efficace di talent acquisition?

Affinché la talent acquisition conduca l’azienda ai risultati sperati, è necessario che si basi su una strategia solida e ben strutturata. È importante, infatti, predisporre tutto il necessario per riuscire ad attirare i giusti talenti procedendo per gradi:

  • Per prima cosa, bisogna analizzare le necessità aziendali e avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Sulla base di ciò, sarà possibile stabilire hard e soft skill da ricercare nei candidati

  • Bisogna poi pensare alla creazione della job description e alla definizione dei canali di diffusione degli annunci e delle domande da porre ai candidati in fase di colloquio

  • Quando le candidature arriveranno, sarà necessario essere pronti ad accogliere e gestire una grande mole di dati, predisponendo gli strumenti più adatti: ATS, HR Analytics e altri software HR.

  • In vista della negoziazione dell’offerta di lavoro con il candidato, bisognerà prepararsi a giocare bene le proprie carte, tenendo in considerazione il fatto che i talenti più qualificati potrebbero aver ricevuto già altre offerte e che uno degli aspetti più importanti per i candidati oggi è l’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.

Tutti gli step nel processo di talent acquisition

Passiamo ora alla descrizione del processo di talent acquisition vero e proprio, analizzandolo passo dopo passo per comprendere al meglio come si arriva all’obiettivo finale di individuare i talenti giusti che possano contribuire alla crescita aziendale.

1. Pianificare le risorse

Questo primo passaggio di pianificazione è fondamentale perché utile ad acquisire consapevolezza sulle risorse che si è in grado di investire nel processo di acquisizione dei talenti; bisogna dunque considerare il budget di cui si dispone e gli obiettivi di business.

2. Costruire l’employer branding dell’azienda

La buona riuscita della talent acquisition dipende in gran parte dall’immagine che l’impresa trasmette di sé all’esterno. È necessario lavorare attentamente sull’employer branding, studiando bene la propria cultura aziendale e le opportunità di crescita proposte ai candidati e curando i propri canali social o il proprio sito web.

3. Ricerca e selezione dei candidati

La ricerca e selezione dei candidati non riguarda solo le risorse esterne, ma deve essere condotta anche all’interno del contesto aziendale, dove spesso si scoprono dei talenti nascosti che possono rappresentare la soluzione ideale su cui investire. Per quanto riguarda invece la ricerca esterna, un ruolo fondamentale è giocato proprio dai social media e dai vari canali di ricerca lavoro, come LinkedIn.

4. Usare tool e software per la gestione del personale

La digitalizzazione dei processi HR contribuisce a semplificare e rendere più fluido anche il processo di talent acquisition, fornendo al team che se ne occupa una serie di strumenti e software per la gestione e l’organizzazione dei dati derivanti dalla ricerca dei talenti. Come già accennato, gli ATS supportano i recruiter fornendo loro una serie di statistiche e report su cui basare le proprie decisioni.

5. Creare un piano di onboarding

Una volta selezionate le risorse che compongono il proprio bacino di talenti, bisogna pensare al loro onboarding, ossia alla loro integrazione in azienda, in modo tale da renderle efficienti e autonome nel minor tempo possibile. L’onboarding consiste nel trasmettere alle nuove risorse tutte le informazioni e i materiali di cui hanno bisogno per conoscere la cultura aziendale, gli obiettivi dell’organizzazione, le proprie mansioni ed entrare così nel vivo del contesto lavorativo.

6. Analisi dei dati

L’analisi dei dati avviene proprio grazie ai tool e ai software HR di cui oggi le aziende dispongono ed è fondamentale al fine di migliorare l’efficacia del processo di acquisizione dei talenti, in quanto fornisce al team HR una visione completa del potenziale e delle caratteristiche di ciascuna risorsa.

Digitalizzazione nel processo di talent acquisition

La digitalizzazione supporta qualsiasi attività legata alla talent acquisition: nella fase di preselezione, gli ATS aiutano i recruiter a individuare le risorse che meglio corrispondono a quanto ricercato dall’azienda attraverso un’attenta analisi dei loro CV. Successivamente, le risorse selezionate vengono guidate nelle varie fasi del processo di selezione attraverso chatbot o altri materiali esplicativi come audio o video. In una seconda fase, per comprendere meglio le esigenze dei candidati possono essere loro proposti dei questionari online. I dati derivanti dalle risposte vengono raccolti e analizzati attraverso i software HR e possono essere poi usati per modulare l’offerta di lavoro e andare incontro alle esigenze dei candidati, aumentando così le probabilità che accettino l’offerta. Infine, i software HR supportano i responsabili HR nella pianificazione dell’onboarding.

Conclusione

Se la tua azienda desidera incrementare la propria produttività e necessita di uno strumento efficace per migliorare la sua competitività sul mercato e assicurarsi i migliori talenti presenti, la talent acquisition è senza dubbio la soluzione vincente su cui investire. La talent acquisition comporta una ricerca attenta e continua di personale altamente qualificato, ma il vero valore aggiunto derivante da questa modalità di selezione del personale è la possibilità di instaurare il giusto rapporto e dialogo con i candidati e conoscere le loro esigenze, garantendo loro fin da subito la massima trasparenza sulle intenzioni dell’azienda e sull’offerta lavorativa. Ciò garantisce ovviamente una candidate experience molto soddisfacente e rappresenta un contributo fondamentale per accrescere l’attrattività dell’azienda.

Domande frequenti

Cos’è l’employer branding?

L’employer branding consiste nel creare e promuovere un’immagine positiva del datore di lavoro, al fine di attrarre i migliori professionisti nella propria azienda.

Quali sono le attività nel processo di talent scouting?

Le principali attività del processo di talent scouting sono: individuare i migliori canali su cui ricercare i professionisti, valutare i profili ricevuti attraverso le candidature, proporre all’azienda i profili più interessanti, creare una serie di contatti utili per l’azienda.

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