Contratto di lavoro a tempo indeterminato: ecco cosa prevede

Vast contract - header image

Il contratto di lavoro a tempo indeterminato è la forma contrattuale più diffusa e ambita. In questo articolo scopriremo le caratteristiche del contratto a tempo indeterminato. Illustreremo le forme in cui può essere redatto, quali sono le informazioni al suo interno e le modalità di recesso. Inoltre, spiegheremo come funziona l’eventuale periodo di prova e parleremo della possibilità di lavorare in smart working, due modalità previste da questa tipologia di contratto.

Punti chiave

  • Non ci sono vincoli di durata per contratti a tempo indeterminato

  • Possono essere previsti periodi di prova 

  • C’è anche la possibilità di lavorare in smart working

  • Esiste la possibilità di orari di lavoro full time o part time

  • Per cessare il rapporto di lavoro è necessario produrre un atto di recesso

Cos’è e come funziona il contratto a tempo indeterminato?

Il contratto di lavoro a tempo indeterminato regola il rapporto tra datore di lavoro e dipendente in maniera stabile nel tempo. Il dipendente che accetta le condizioni previste dovrà fornire le proprie prestazioni lavorative al datore di lavoro. Questo tipo di contratto si distingue da quello a tempo determinato che invece presuppone una durata definita e può essere soggetto a proroghe o rinnovi. Si può ricorrere al contratto di lavoro a tempo indeterminato per regolamentare il rapporto di lavoro con tutte le proprie risorse umane. Invece, per i dirigenti la legge prevede una disciplina specifica.

Tutti i vantaggi del contratto a tempo indeterminato

Ecco alcuni dei vantaggi di questo tipo di contratto per i dipendenti:

  • Stabilità del rapporto di lavoro

  • Maggiore sicurezza economica 

  • Tutela dal licenziamento illegittimo

  • La sua durata si estende sino all’età pensionabile: chi ha un contratto a tempo indeterminato può raggiungere più agevolmente gli anni di contributi necessari alla pensione, grazie alla stabilità del proprio impiego

  • Mensilità aggiuntive: per tutti i lavoratori a tempo indeterminato è previsto il pagamento di almeno una mensilità in più l’anno, la cosiddetta tredicesima. In alcuni casi vengono retribuite anche la quattordicesima e, addirittura, la quindicesima mensilità

  • Possibilità di accedere a mutui e finanziamenti: le banche concedono più facilmente mutui e finanziamenti a coloro che possiedono un impiego stabile con la conseguente garanzia di una retribuzione fissa mensile, poiché ciò comporta per loro un rischio di insolvenza minore.

  • Assegni familiari, malattia e ferie pagate: se il dipendente ha moglie o figli a carico ha diritto a ricevere degli assegni familiari a sostegno delle spese. In caso di malattia o maternità, è possibile assentarsi dal lavoro. Ogni anno il lavoratore accumula dei giorni di ferie retribuite (dai 30 ai 60 giorni).

Anche il datore di lavoro può godere di alcuni benefici: l’attuale Legge di Bilancio prevede che le aziende che assumono i propri dipendenti con contratti a tempo indeterminato abbiano accesso a riduzioni degli oneri contributivi e/o assicurativi a loro carico. Ad esempio, sono previsti sgravi fiscali per l’assunzione di personale over 50 e per l’assunzione di donne, al fine di combattere la disparità di genere.

Forma del contratto di lavoro

La legge non prevede una forma predefinita per questa tipologia di contratto. Tuttavia, il datore di lavoro ha l’obbligo di consegnare al dipendente un documento scritto che contenga tutte le condizioni e includa le informazioni seguenti:

  • Informazioni sul datore di lavoro e sul dipendente

  • Data di inizio

  • Mansioni e attività richieste 

  • Sede e orari di lavoro

  • Inquadramento del lavoratore

  • Durata del periodo di prova

  • Retribuzione

  • Durata del periodo di ferie 

  • Ore di permesso previste

  • Termini di preavviso in caso di recesso

Orario di lavoro e compenso del contratto a tempo indeterminato

L’orario di lavoro proposto al dipendente è soggetto alle indicazioni contenute nel CCNL. Le aziende generalmente operano per 40 ore settimanali, ma ci sono alcune realtà che hanno orari più ridotti, come le banche, che prevedono un orario di 36 ore settimanali. Si ha anche la possibilità di lavorare part time, nelle seguenti modalità:

  • Verticale: il lavoratore opera a tempo pieno (otto ore al giorno) sono per alcuni giorni prestabiliti

  • Orizzontale: l’orario lavorativo giornaliero è ridotto (ad esempio quattro ore al giorno)

  • Misto: una combinazione delle due tipologie precedentemente descritte

Passiamo ora a uno degli argomenti che interessa maggiormente il lavoratore, ossia la retribuzione. Essa dipende da diversi fattori: orario di lavoro, inquadramento del dipendente, indicazioni del CCNL. 

Il lavoratore con contratto a tempo indeterminato riceve il proprio stipendio su base mensile. Inoltre, i periodi di ferie e di congedo per malattia vengono regolarmente pagati al dipendente, così come anche le eventuali ore di straordinario. Inoltre, i contributi previdenziali vengono versati all’INPS e costituiscono la pensione futura del dipendente. 

Puoi non fare due volte lo stesso lavoro

Complete Guide to Health & Safety Management Systems | Personio

In Personio puoi creare template per contratti, email e processi HR, riutilizzandoli più volte. Il lavoro di routine per la gestione del personale è più semplice e ti occupa meno tempo.

Periodo di prova nel contratto a tempo indeterminato

È possibile che il contratto preveda un periodo di prova che rappresenta per le parti un’occasione per valutare la convenienza del rapporto di lavoro. Nello svolgimento della prova, il lavoratore dovrà impegnarsi a dimostrare le proprie competenze e avrà modo di analizzare l’ambiente lavorativo e valutare il rispetto delle condizioni pattuite con il datore di lavoro. Allo stesso modo, il datore di lavoro avrà modo di valutare l’operato del dipendente e il suo impegno nell’osservare tutti gli aspetti concordati.

La legge prevede che il periodo di prova sia pagato e abbia una durata massima di sei mesi. Durante questo periodo, il rapporto di lavoro può essere interrotto in qualsiasi momento per volere del datore di lavoro o del dipendente. Se al suo termine il periodo di prova può ritenersi superato con successo, si può procedere all’assunzione definitiva del lavoratore.

Recesso dal contratto di lavoro a tempo indeterminato

La caratteristica più importante del contratto a tempo indeterminato è la mancanza del vincolo di durata. Se una o entrambe le parti dovessero decidere per qualche motivo di giungere alla cessazione del contratto, si renderà necessario un atto di recesso. La recessione può essere concordata dalle parti, attuata dal lavoratore tramite le dimissioni o dal datore di lavoro tramite il licenziamento.

Le dimissioni del dipendente possono avvenire:

  • In maniera volontaria: in questo caso non vi è l’obbligo di fornire una motivazione

  • Per giusta causa: possono derivare da un grave comportamento del datore di lavoro (mobbing, mancato pagamento dello stipendio, ecc.)

Il datore di lavoro potrà procedere al licenziamento solo in caso di:

  • Giusta causa: il lavoratore ha commesso azioni gravi tali da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro

  • Giustificato motivo: vi sono delle ragioni aziendali che rendono necessario il licenziamento del dipendente

Recesso dal contratto indeterminato con preavviso 

Per recedere da un contratto a tempo indeterminato è necessario comunicare la propria decisione con un preavviso. Il preavviso garantisce al datore di lavoro il tempo necessario a ricercare una risorsa che sostituisca quella uscente e permette al lavoratore di cercare un nuovo impiego, continuando ad essere retribuito fino al termine del rapporto di lavoro.

Recesso dal contratto indeterminato senza preavviso

La possibilità di recedere da questa forma di contratto senza preavviso può verificarsi se le dimissioni o il licenziamento sono accompagnati da una giusta causa, ad esempio la violazione di una norma o un comportamento grave di una delle due parti. In tal caso, il lavoratore non ha alcun obbligo di fornire una spiegazione per le proprie dimissioni; invece, il datore di lavoro deve specificare la giusta causa per la quale ha deciso di procedere al licenziamento. Se ciò non dovesse avvenire, il lavoratore potrebbe impugnare il licenziamento e chiedere al giudice di verificarne la legittimità. In tutti gli altri casi in cui si scelga di recedere dal contratto senza preavviso, sarà necessario versare alla parte non recedente un’indennità equivalente all’importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso.

Smart working nel contratto a tempo indeterminato

Abbiamo conosciuto lo smart working (o lavoro agile) durante il periodo della pandemia da Covid-19 e ancora oggi continua ad essere concesso da alcune aziende ai propri dipendenti per permettere loro di conciliare meglio la propria vita lavorativa e privata. Lo smart working consiste nello svolgere la propria attività lavorativa da una postazione lontana dai locali aziendali, godendo di maggiori flessibilità di orario.

Se il datore di lavoro decide di concedere il lavoro agile ai propri dipendenti sarà tenuto a fornire loro la strumentazione adeguata per poterlo svolgere. Inoltre, dovrà garantire ai dipendenti un trattamento retributivo pari a quello offerto a chi svolge l’attività lavorativa dai locali aziendali.

Conclusione

Con i suoi numerosi vantaggi e le garanzie nei confronti del lavoratore, il contratto a tempo indeterminato è senza dubbio la tipologia di contratto attraverso cui il lavoro e l’impegno vengono maggiormente riconosciuti e valorizzati. Nell’ambito dell’HR Management è dunque importante conoscere e riconoscere il valore e i benefici di un rapporto di lavoro stabile come quello derivante da un contratto indeterminato e tenere a mente che, se un dipendente si sente soddisfatto dalle condizioni lavorative e dal rapporto di lavoro stabilito con il datore di lavoro, sarà stimolato a dare sempre il massimo, favorendo così anche l’incremento della produttività aziendale.

Domande frequenti

Qual è un possibile motivo di licenziamento per giusta causa?

Un motivo di licenziamento per giusta causa è l’assenteismo.

Qual è la differenza tra un contratto di apprendistato e un contratto a tempo indeterminato?

Il contratto di apprendistato prevede l’obbligo di un periodo di formazione iniziale, la quale non è prevista invece da quello a tempo indeterminato.

Disclaimer

Risparmiare tempo con i nostri template

Template Onboarding Tasks with HR Software