ROL in busta paga: cosa sono e come calcolare i permessi ROL

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Tra i numerosi aspetti legati alla gestione del capitale umano di un’azienda di competenza dell’HR management, rientra anche il controllo di ferie e permessi, un aspetto che richiede una particolare attenzione e organizzazione. Sono infatti molti e diversi i tipi di permessi che spettano ai dipendenti, alcuni dei quali sono obbligatori per legge, altri invece dipendono dalla volontà dell’azienda di andare incontro alle esigenze del proprio personale. 

In questo articolo parleremo di una specifica tipologia di permessi, quella dei permessi ROL, che nascono a tutela della vita lavorativa e privata dei dipendenti, consentendo loro di richiedere una riduzione delle ore di lavoro per assentarsi o astenersi dal lavoro senza l’obbligo di fornire una giustificazione. Nello specifico, analizzeremo tutte le caratteristiche dei permessi ROL: le modalità di richiesta e di calcolo, le normative che li regolano, le diverse tipologie di permessi ROL, il modo per individuarli e leggerli in busta paga e, infine, gli strumenti impiegati per la loro gestione dai responsabili delle risorse umane.

Punti chiave

  • I permessi ROL consistono in una riduzione delle ore di lavoro per andare incontro a diverse esigenze di azienda e lavoratori, garantendo loro una retribuzione proporzionale.

  • La quantità di ore di permessi ROL di cui il dipendente può disporre è presente in busta paga e dipende principalmente dalle disposizioni del CCNL di riferimento.

  • La corretta gestione dei permessi ROL dipende dall’impegno del team HR e dall’impiego di software HR che semplificano le procedure correlate.

Cosa sono i permessi ROL

Tra le voci che figurano all’interno della busta paga di ciascun dipendente è possibile individuare anche quella riguardante i permessi ROL. ROL è l’acronimo di “riduzione delle ore di lavoro” ed è un particolare tipo di permesso di fonte contrattuale, poiché dipende principalmente dalle disposizioni del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) di riferimento. 

Ma cosa sono effettivamente i permessi ROL? Si tratta di una particolare tipologia di permessi di lavoro che l’azienda concede ai propri dipendenti per consentire loro di assentarsi dal lavoro senza il rischio di subire una riduzione della propria retribuzione. La caratteristica più importante dei ROL sta nel fatto che questi permessi vengono generalmente retribuiti al 100%. È bene specificare che i permessi ROL sono un diritto a cui hanno accesso tutti i lavoratori assunti a tempo determinato e indeterminato, purché lavorino full time, ovvero otto ore al giorno. I permessi ROL, così come la gestione delle ferie, rappresentano uno dei tanti aspetti legati alla gestione delle risorse umane di un’azienda che concorrono al benessere dei dipendenti. 

Quando è che i permessi ROL compaiono in busta paga

I permessi ROL sono visibili nel cedolino della busta paga ogni qualvolta l’azienda concede al dipendente una riduzione delle ore di lavoro legata a determinate situazioni stabilite dalle normative di riferimento. 

Sono diverse le circostanze in cui le aziende o i dipendenti possono richiedere l’applicazione di questa tipologia di permessi. Generalmente, le aziende li richiedono quando si verifica una carenza di lavoro, una crisi economica aziendale o un qualsiasi tipo di emergenza, al fine di garantire la continuità occupazionale dei lavoratori. In questi casi, i permessi ROL consentono una mitigazione degli effetti negativi sulla vita lavorativa dei dipendenti. I ROL devono essere segnalati in busta paga anche nel caso in cui il dipendente abbia richiesto delle ore di permesso per potersi assentare dal lavoro al fine di conciliare la propria vita privata e quella lavorativa.

Tutte le tipologie di permessi ROL

Esistono varie tipologie di permessi ROL, ognuna delle quali risponde a delle esigenze specifiche. Di seguito, ti presentiamo quelle principali: 

  1. Permesso ROL per riduzione temporanea dell’attività: nel caso in cui l’azienda stia attraversando una riduzione dell’attività lavorativa dovuta, ad esempio, a periodi di bassa stagione o a causa di una crisi economica, è possibile concedere questo tipo di permesso ROL a tutto il personale, al fine di evitare il ricorso ai licenziamenti, garantendo al dipendente una retribuzione proporzionale alla riduzione dell’orario lavorativo.

  2. Permesso ROL per mancanza di lavoro: se l’azienda non riesce a garantire ai propri dipendenti un lavoro a tempo pieno a causa di carenza di lavoro, è possibile optare per l’utilizzo di questo tipo di permesso e ridurre le ore di lavoro, corrispondendo ai lavoratori un compenso proporzionale a tale riduzione.

  3. Permesso ROL per situazioni eccezionali: questa tipologia di permesso ROL risponde all’esigenza di una riduzione delle ore di lavoro legata ad eventi eccezionali, come calamità naturali, epidemie o emergenze di vario genere, al fine di tutelare il posto di lavoro dei dipendenti continuando a versare loro una retribuzione parziale.

  4. Permesso ROL per lavoratori con ridotte capacità lavorative: si tratta di una tipologia di permessi ROL a tutela di dipendenti con ridotte capacità lavorative, come, ad esempio, dipendenti con disabilità o patologie che incidono sulle loro attività. Anche in questo caso i permessi ROL garantiscono ai dipendenti che si trovano in tali situazioni di percepire una retribuzione adeguata alla riduzione delle ore di lavoro.

Quelle appena elencate sono solo alcune delle tipologie di permessi ROL, ma ne esistono altre da poter applicare in diverse circostanze specifiche, come i permessi per la cura di un familiare ammalato o quelli che consentono al personale di partecipare a dei corsi di formazione. Le tipologie variano in base a quanto previsto dalla legislazione nazionale e dai CCNL di riferimento.

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Come leggere i permessi ROL in busta paga

Ciascun dipendente matura mensilmente delle ore ROL che possono essere utilizzate a partire dal mese successivo. Per conoscere il numero di ore di permessi ROL di cui si dispone è necessario consultare la busta paga e cercarli tra gli altri elementi che costituiscono la retribuzione. Di seguito offriamo una piccola guida per imparare a leggere i permessi ROL in busta paga:

  • ROL a.p.: permessi ROL maturati nell’anno precedente e che non sono stati utilizzati;

  • ROL MAT: ore ROL maturate da inizio anno al mese appena concluso;

  • ROL GOD: ore di permesso ROL godute, ossia di cui si è usufruito nel mese di riferimento;

  • ROL RES: ore ROL residue e di cui è possibile ancora usufruire.

Come calcolare i permessi ROL

Il calcolo accurato dei permessi ROL è una delle attività che spettano al dipartimento HR nella gestione delle risorse umane, per questo è importante che il personale HR conosca bene il CCNL di riferimento; al suo interno, infatti, sono indicati tutti i criteri su cui basarsi per eseguire tale calcolo: anzianità del dipendente, inquadramento professionale, retribuzione, dimensione dell’azienda.

Generalmente, un dipendente che vuole conoscere la quantità di ore di permessi ROL di cui può disporre mensilmente, può fare riferimento al numero di ore di permessi ROL che è possibile maturare annualmente indicato nel CCNL e dividere poi questo numero per 12; in questo modo si otterrà il valore mensile dei permessi ROL. 

Le normative riguardo i permessi ROL in Italia

Ai fini della corretta applicazione dei permessi per la riduzione delle ore di lavoro è fondamentale che i responsabili HR dell’azienda facciano riferimento alla normativa vigente in materia; anche da questo dipende, infatti, la corretta gestione del capitale umano aziendale e il rispetto dei diritti dei dipendenti. 

Una delle leggi principali che nel nostro Paese regola i permessi ROL è il D. Lgs 148/2015, che introduce il concetto di ROL nell’ordinamento italiano e detta i criteri da rispettare per la sua applicazione, oltre a stabilire le condizioni specifiche in cui è possibile il ricorso a questo strumento. Questo decreto non è però l’unica fonte in materia di permessi ROL; come accennato più volte in questo articolo, la maggior parte degli aspetti legati alla riduzione delle ore di lavoro dipende direttamente dal CCNL specifico per ogni settore

Il CCNL fissa la quantità di ore di permessi ROL che è consentito richiedere in un anno, la scadenza entro cui è possibile usufruirne e il rapporto tra le ore di lavoro svolte dal dipendente e le ore di ROL maturate. Infine, un’altra fonte di riferimento è rappresentata dalle norme contrattuali che definiscono il rapporto di lavoro e che stabiliscono, ad esempio, le modalità per la richiesta dei permessi ROL e i tempi entro cui presentarla.

Come richiedere i permessi ROL 

La procedura per la richiesta di un permesso ROL può variare a seconda delle aziende, ma vi sono comunque delle linee guida generali da seguire. Per cominciare, la richiesta va presentata al manager aziendale o al dipartimento HR, a cui bisogna esporre le proprie esigenze ed inoltrare la documentazione necessaria. Prima di effettuare la richiesta, però, è fondamentale conoscere le norme riguardanti i permessi ROL e le condizioni per cui è permesso usufruirne. Inoltre, è importante essere consapevoli dei termini di preavviso per la presentazione della richiesta e dei tempi per la sua approvazione. 

Come gestire i permessi ROL

La gestione efficace dei permessi ROL dipende, ancora una volta, dall’impegno del team HR e dalla sua capacità di pianificarne l’utilizzo in maniera tale da poter disporre dei tempi necessari per riorganizzare le risorse e le attività lavorative in base alla riduzione dell’orario di lavoro di uno o più dipendenti. È fondamentale che la gestione dei permessi ROL si basi innanzitutto su una formazione rispetto alle normative di riferimento. La gestione richiede poi strumenti adeguati al monitoraggio e alla registrazione dei permessi ROL concessi ai dipendenti e dei relativi compensi, al fine di semplificare il loro inserimento in busta paga; inoltre, un adeguato monitoraggio di questi permessi è utile anche a valutare il loro impatto sull’azienda. Tutte queste azioni possono essere semplificate e automatizzate mediante l’adozione di software HR come quello di Personio, che aiutano a tenere traccia di ogni singolo aspetto legato ai permessi ROL.

Conclusione

Uno degli obiettivi primari di qualsiasi azienda che voglia raggiungere il successo deve essere la garanzia del rispetto dei diritti e del benessere di ogni singolo dipendente. Da ciò dipende in larga parte la produttività aziendale e il miglioramento dell’employer branding. Quello dei permessi ROL è un aspetto che concorre tantissimo al benessere dei dipendenti, poiché nasce proprio per andare incontro alle loro esigenze, a dimostrazione del fatto che l’azienda riconosce il valore e l’impegno del proprio personale. Per questo motivo, è essenziale investire su una gestione efficace di ferie e permessi tra cui, appunto, i permessi ROL.

Domande frequenti

Entro quando è possibile usufruire dei permessi ROL? 

La scadenza dei permessi ROL è stabilita dal CCNL di riferimento. Generalmente, la scadenza è prevista al termine dei 12 o 24 mesi dalla maturazione, ma è necessario consultare il CCNL per avere risposte precise in merito.

Quando è possibile utilizzare i permessi ROL?

Il dipendente può richiedere una riduzione dell’orario di lavoro per occuparsi di situazioni personali o familiari, ma anche semplicemente per recuperare le proprie energie in periodi di particolare stress. In ogni caso, il lavoratore non ha alcun obbligo di fornire una motivazione alla propria richiesta.

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