Fringe benefit: cosa sono e come gestirli in azienda + esempi
I fringe benefit sono uno strumento strategico per attrarre e trattenere talenti, ma gestirli in modo efficace richiede una comprensione chiara di cosa siano e come possano essere utilizzati al meglio. In questa guida esploreremo in dettaglio cosa sono i fringe benefit, come differiscono dal welfare aziendale e come gestirli in azienda con esempi concreti.
Punti chiave
I fringe benefit sono vantaggi extra che le aziende offrono ai dipendenti, come auto aziendali, buoni pasto e sconti esclusivi.
Offrire fringe benefit può aiutare a ridurre il turnover e migliorare l’employer branding.
Il calcolo del fringe benefit varia a seconda del tipo di beneficio, come l’auto aziendale o il prestito aziendale.
La Legge di Bilancio 2024 ha stabilito nuove esenzioni fiscali per alcuni fringe benefit.
La tassazione dei fringe benefit dipende dall’uso che il dipendente fa del bene o servizio ricevuto e dall’ammontare di somma e valore percepiti.
Contenuti
- 1Cosa sono i fringe benefit?
- 2Differenza tra fringe benefit e welfare aziendale
- 3Vantaggi dei fringe benefit per le aziende
- 4Esempi di fringe benefit
- 5Chi può usufruire dei fringe benefit in azienda?
- 6Tassazione dei fringe benefit
- 7Impatto del valore del fringe benefit sul calcolo del TFR
- 8Come si calcola il fringe benefit?
- 9Novità sui fringe benefit
- 10Conclusione
- 11Domande frequenti
Cosa sono i fringe benefit?
I fringe benefit sono benefici accessori che un’azienda offre ai propri dipendenti in aggiunta alla retribuzione base. Questi vantaggi possono includere un ampio spettro di beni e servizi, come auto aziendali, buoni pasto, assicurazioni sanitarie, alloggi o dispositivi tecnologici. I fringe benefit sono strumenti preziosi per migliorare il benessere dei dipendenti, incentivare la produttività e rafforzare la cultura aziendale.
Essendo parte integrante delle politiche di gestione delle risorse umane, i fringe benefit devono essere considerati in un contesto più ampio di cultura aziendale e gestione HR. La loro corretta implementazione può migliorare il clima lavorativo e aumentare la soddisfazione del personale, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più motivante e coinvolgente.
Differenza tra fringe benefit e welfare aziendale
I fringe benefit e il welfare aziendale sono entrambi strumenti importanti per aumentare il benessere dei dipendenti, ma si distinguono per alcune differenze chiave. I fringe benefit consistono in vantaggi aggiuntivi offerti anche individualmente, in accordo con il datore di lavoro. Invece, il welfare aziendale comprende programmi e iniziative collettive pensate per migliorare la qualità della vita lavorativa e personale di tutte le risorse in azienda.
Un aspetto importante da considerare è la categorizzazione dei fringe benefit, che può essere fatta in base all’uso previsto del bene o servizio offerto:
Uso aziendale: i benefici utilizzati esclusivamente per scopi lavorativi, come un’auto aziendale riservata agli spostamenti di lavoro. In questo caso, l’azienda copre interamente i costi e non vi sono impatti fiscali per il dipendente.
Uso personale: benefici destinati all’uso personale del dipendente, come un telefono cellulare aziendale usato anche per chiamate private. Questo tipo di fringe benefit può avere implicazioni fiscali poiché viene considerato come una parte della retribuzione.
Per entrambi: benefici che possono essere utilizzati sia per scopi aziendali che personali, come un’auto aziendale concessa al dipendente per uso privato al di fuori dell’orario di lavoro. In questo caso, la tassazione può variare in base all’effettivo utilizzo del beneficio o secondo un tariffario scelto a priori.
Vantaggi dei fringe benefit per le aziende
I fringe benefit rappresentano molto più di semplici vantaggi aggiuntivi per i dipendenti: sono strumenti strategici che possono influenzare positivamente diversi aspetti dell’azienda. Offrire fringe benefit ben strutturati non solo aumenta la soddisfazione dei dipendenti, ma può anche ridurre il turnover del personale, combattere l’assenteismo sul lavoro e rafforzare il posizionamento dell’azienda sul mercato del lavoro.
I fringe benefit, infatti, possono aiutare a creare un ambiente di lavoro più attrattivo e coinvolgente. Questo si traduce in un miglioramento dell’employer branding che rende l’azienda più competitiva nella ricerca e nella fidelizzazione dei talenti. Inoltre, l’introduzione di questi benefit può avere un impatto diretto sulla riduzione del tasso di turnover, poiché i dipendenti si sentono più valorizzati e legati all’azienda.
Esempi di fringe benefit
I fringe benefit possono assumere molte forme e adattarsi alle diverse esigenze dei dipendenti e delle aziende. Ecco alcuni esempi di fringe benefit che vengono di solito adottati:
Asilo aziendale: questo beneficio prevede la messa a disposizione di un servizio di asilo nido per i figli dei dipendenti. Si tratta di un aiuto importante per chi ha bambini piccoli, poiché facilita la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, riducendo lo stress legato alla gestione del tempo.
Prestiti aziendali: alcune aziende offrono ai dipendenti la possibilità di accedere a prestiti aziendali a condizioni vantaggiose, come tassi d’interesse agevolati o flessibilità nei rimborsi. Questo tipo di fringe benefit è particolarmente utile in situazioni di emergenza finanziaria o per spese importanti, come l’acquisto di una casa.
Servizi di trasporto collettivo: offrire un servizio di trasporto aziendale per il tragitto casa-lavoro è un benefit molto apprezzato, soprattutto nelle grandi città o in aree non ben servite dai trasporti pubblici. Questo servizio riduce i costi e lo stress del viaggio quotidiano e migliora il benessere generale dei dipendenti.
Pasti aziendali: l’offerta di pasti gratuiti o scontati presso la mensa aziendale o per mezzo di buoni pasto è un altro esempio di fringe benefit. Questo vantaggio rappresenta un importante contributo alla vita lavorativa poiché promuove una dieta sana ed equilibrata tra i dipendenti.
Auto aziendale: l’assegnazione di un’auto aziendale è un fringe benefit di alto valore, spesso riservato a manager o personale che necessita di spostarsi frequentemente per lavoro. L’auto aziendale può essere utilizzata per scopi lavorativi e, in alcuni casi, anche personali, con possibili implicazioni fiscali a seconda dell’uso.
Buoni acquisto / buoni regalo: questo tipo di fringe benefit include buoni per l’acquisto di prodotti o servizi presso determinati negozi o piattaforme online. È un vantaggio versatile, che può essere utilizzato per premiare i dipendenti o come incentivo per il raggiungimento di obiettivi specifici, anche nel contesto dello smart working.
Chi può usufruire dei fringe benefit in azienda?
I fringe benefit rappresentano un incentivo importante per migliorare la qualità della vita lavorativa, ma non tutti i dipendenti hanno automaticamente diritto a questi vantaggi. La possibilità di usufruire dei fringe benefit dipende generalmente dalle politiche aziendali, dal livello gerarchico e dal tipo di contratto di lavoro.
In molti casi, i fringe benefit sono riservati a specifiche categorie di dipendenti, come dirigenti, manager o personale altamente specializzato, che l’azienda intende premiare o trattenere. Tuttavia, le aziende possono scegliere di estendere questi benefici a tutti i dipendenti come parte di una strategia di welfare aziendale inclusiva.
Tassazione dei fringe benefit
Uno degli aspetti cruciali nella gestione dei fringe benefit è la loro tassazione. I fringe benefit, infatti, sono considerati parte della retribuzione e, come tali, sono soggetti a tassazione. Tuttavia, la tassazione varia a seconda del tipo di benefit e del suo valore. Alcuni fringe benefit sono esenti da tassazione entro certi limiti, mentre altri sono tassati in base al valore di mercato.
Per esempio, i buoni pasto fino a un certo importo sono esenti da tasse, ma se si supera questo limite, la parte eccedente viene tassata come reddito da lavoro dipendente. La stessa logica si applica a benefit come l’auto aziendale, dove l’uso personale del veicolo è soggetto a tassazione sulla base di una percentuale del valore dell’auto.
Impatto del valore del fringe benefit sul calcolo del TFR
I fringe benefit non solo influenzano la busta paga del dipendente, ma possono anche avere un impatto significativo sul calcolo del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Secondo la normativa italiana, il TFR viene calcolato su una base che include anche i fringe benefit tassabili. Questo significa che l’ammontare complessivo del TFR sarà più elevato se il dipendente riceve fringe benefit di valore significativo.
Il TFR è calcolato annualmente dividendo la retribuzione complessiva del dipendente, che include sia il salario base sia i fringe benefit, per un coefficiente di 13,5. Di conseguenza, se il valore dei fringe benefit aumenta, anche il TFR maturato (e la tassazione TFR su di esso) aumenterà.
Come richiedere i fringe benefit?
Richiedere i fringe benefit è un processo che varia a seconda delle politiche aziendali e del tipo di benefit offerto. In molte aziende, i dipendenti possono fare richiesta direttamente attraverso il reparto risorse umane o utilizzare una piattaforma HR dedicata, che permette di selezionare e gestire i fringe benefit in modo semplice e trasparente.
Un sistema di richiesta ben strutturato contribuisce a evitare malintesi e garantisce che i fringe benefit siano distribuiti in modo equo e conforme alle politiche aziendali.
Come si calcola il fringe benefit?
Il calcolo del fringe benefit varia in base al tipo di benefit specifico. Ecco come si calcolano alcuni dei più comuni:
Calcolo del fringe benefit dell’auto aziendale (ad uso sia personale che lavorativo): si considera il 30% del costo chilometrico stabilito dall’ACI per 15.000 km annui. Ad esempio, per un’auto con un costo di 0,50 € per km, il fringe benefit tassabile sarà 2.250 € (0,50 € x 15.000 km x 30%).
Calcolo del fringe benefit del prestito: per un prestito aziendale agevolato, il beneficio tassabile è dato dalla differenza tra il tasso d’interesse applicato dall’azienda e il tasso ufficiale di riferimento (TEGM). Ad esempio, per un prestito di 10.000 € al tasso dell’1% rispetto a un TEGM del 4%, la tassazione del fringe benefit sarà di 300 € (10.000 € x (4% - 1%)).
Calcolo del fringe benefit dell’alloggio: il fringe benefit per l’alloggio aziendale si calcola sottraendo il 30% dal valore di mercato dell’affitto annuale, se l’alloggio è utilizzato come residenza principale del dipendente. Ad esempio, per un affitto di 12.000 €, il fringe benefit tassabile sarà 8.400 € (12.000 € x 70%).
Novità sui fringe benefit
Le novità con la Legge di Bilancio 2024 introducono cambiamenti significativi nella gestione dei fringe benefit. In particolare, si è passati da una soglia di esenzione fiscale di 258,23 € a un range che va dai 1.000 € ai 3.000 € per specifici dipendenti e per benefit come i buoni acquisto e le spese energetiche. Sono stati introdotti incentivi fiscali per i benefit legati al welfare aziendale, come l’assistenza sanitaria e la previdenza complementare, che ora godono di una tassazione più favorevole.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito nuove linee guida per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità nella concessione dei fringe benefit, obbligando le aziende a documentare accuratamente ogni benefit erogato per evitare sanzioni e rispettare la normativa fiscale vigente.
Conclusione
I fringe benefit sono strumenti essenziali per attrarre e trattenere talenti, ma richiedono una gestione accurata per massimizzare i vantaggi e rispettare le normative. La piattaforma HR di Personio offre un’innovativa gestione per i fringe benefit, garantendo trasparenza, conformità ed efficienza, così da incrementare il valore dell’azienda percepito dai dipendenti e ottimizzare i processi interni.
Domande frequenti
Quali sono i fringe benefit più comuni offerti dalle aziende?
I fringe benefit più comuni includono auto aziendali, buoni pasto, asili aziendali e prestiti agevolati. Questi benefit variano a seconda delle politiche dell’impresa e delle necessità dei dipendenti.
Come viene tassato il fringe benefit?
La tassazione dei fringe benefit dipende dal tipo di beneficio e dal suo valore. Alcuni fringe benefit, come i buoni pasto fino a una certa soglia, possono essere esenti da tassazione, mentre altri, come l’uso personale di un’auto aziendale, sono tassati in base al valore di mercato.
Qual è l’impatto dei fringe benefit sul TFR?
I fringe benefit tassabili vengono inclusi nella base di calcolo del TFR, aumentando così l’importo complessivo del trattamento di fine rapporto che il dipendente maturerà. Questo rende il TFR più elevato se il dipendente riceve benefit di valore significativo.
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