Premio di produzione: cos’è e come funziona

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Con premio di produzione si intende una retribuzione aggiuntiva che le società possono elargire a uno o più dipendenti al raggiungimento di determinati obiettivi, con conseguente aumento in termini di produttività, redditività o qualità del lavoro svolto. Il premio di produzione permette pertanto di ricompensare i dipendenti per gli sforzi aggiuntivi, migliorando l’ambiente di lavoro e la soddisfazione del personale.

Punti chiave:

  • Il premio di produzione è un metodo per incentivare i dipendenti a raggiungere risultati migliori e aumentare al contempo la loro soddisfazione.

  • Il premio di produzione viene calcolato sulla base delle performance aziendali, delle performance individuali o di altri criteri prestabiliti.

  • Il premio di produzione può essere soggetto a una tassazione particolare.

Cos’è il premio di produzione?

Lo stipendio base può essere integrato con forme aggiuntive di retribuzione: è il caso, ad esempio, dei piani di welfare aziendale o dei fringe benefit, nonché dei bonus e dei premi di produzione.

La legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016) all’Art. 1 comma 182 definisce i premi di produzione come “premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili”. Ne consegue che i premi di produzione sono compensi aggiuntivi calcolati sulla base di criteri prestabiliti (solitamente legati ai risultati aziendali, di un team o reparto o di un singolo lavoratore), che possono essere elargiti periodicamente o una tantum sotto forma di denaro o servizi. 

Come funziona il premio di produzione?

I premi di produzione vengono conferiti al raggiungimento di determinati obiettivi in un dato periodo di tempo. Tali obiettivi possono riguardare tutto il personale di un’azienda, ma anche un team o un singolo lavoratore: così facendo, i lavoratori più meritevoli e che contribuiscono maggiormente al successo aziendale possono vedere riconosciuti i propri sforzi lavorativi a livello economico.

Un premio di produzione potrebbe quindi essere elargito sulla base di:

  • Risultati aziendali: in casi quali un aumento di fatturato o di redditività superiore a una data percentuale, tutti i dipendenti potrebbero ricevere un premio;

  • Risultati di team: in questo caso è il lavoro di un singolo team o reparto a essere valutato ed eventualmente premiato.

  • Risultati individuali: il premio può anche essere elargito a seguito di una valutazione delle performance individuali di un singolo lavoratore.

I dipendenti meritevoli potranno ricevere il premio di produzione direttamente in busta paga o chiedere che sia convertito in tutto o in parte in servizi di welfare, ove disponibili.

Qual'è la differenza tra un premio di produzione e un bonus?

A differenza di altri tipi di bonus (spesso definiti in modo discrezionale e slegati dalle performance), il premio di produzione è legato al raggiungimento di determinati obiettivi. Per essere considerati tali, i premi di produzione devono pertanto rispettare i seguenti criteri:

  • Devono essere collegati a obiettivi precisi e misurabili (quali miglioramenti in termini di produttività, efficienza o qualità del lavoro);

  • Devono essere calcolati utilizzando criteri prestabiliti e trasparenti;

  • Non sono fissi: variano in base alle performance e possono inoltre essere modificati di anno in anno in base alle esigenze aziendali.

Chi può ricevere il premio di produzione?

A seconda di come vengono definiti, i premi di produzione possono essere assegnati a singoli lavoratori, ai membri di un team o di un reparto, ma anche alla totalità dei dipendenti di un’azienda. In tutti questi casi, comunque, i premi saranno legati al raggiungimento di obiettivi prestabiliti (rispettivamente a livello individuale, di team/reparto, oppure a livello aziendale).

In quali settori e categorie professionali è previsto un premio di produzione?

Numerose società che operano in svariati settori prevedono premi di produzione, ma alcuni ambiti si prestano meglio di altri a questo meccanismo. Tra i settori in cui è più facile trovare premi di produzione vi sono l’ambito manifatturiero, l’ambito tecnologico e quello delle vendite e del marketing.

Tra le categorie di lavoratori che più frequentemente possono ricevere premi di produzione troviamo:

  • Operai e addetti alla produzione

  • Addetti alle vendite

  • Addetti al marketing

  • Tecnici, ingegneri e personale che opera nell’ambito Ricerca e sviluppo

  • Personale amministrativo e gestionale

Quando viene pagato il premio di produzione?

Ogni azienda stabilisce tempistiche di erogazione dei premi di produzione diverse, funzionali al tipo di obiettivo misurato. I premi di produzione possono essere corrisposti sia in momenti ad hoc (ad esempio a seguito del completamento di un progetto specifico o dopo il periodo di picco produttivo), sia a intervalli regolari, a breve, medio o a lungo termine, a seconda degli obiettivi:

  • Con cadenza mensile;

  • Con cadenza trimestrale o semestrale;

  • Con cadenza annuale.

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Il premio di produzione in busta paga

I dipendenti possono scegliere se ricevere il premio di produzione in busta paga oppure sotto forma di beni o servizi nell’ambito del welfare aziendale (ove presente). Qualora il premio di produzione venga corrisposto in busta paga, esso sarà indicato con una voce distinta, in modo da essere facilmente distinguibile dallo stipendio base e da eventuali altre indennità.

Sulla busta paga il dipendente troverà quindi una dicitura come “Premio di produzione” o “Incentivo di produzione”, unitamente alla cifra lorda corrisposta dall’azienda come incentivo. Nel caso in cui il premio sia composto da più parti (ad esempio una basata sui risultati aziendali, un’altra sulla valutazione del singolo lavoratore), le voci sulla busta paga potrebbero essere più di una.

La tassazione del premio di produzione

I premi di produzione godono di una tassazione agevolata: con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016), infatti, è stata introdotta un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e locali per premi in denaro fino a 3.000 € annui pari al 10% (per lavoratori con reddito da lavoro nell’anno precedente non superiore a 80.000 €).

Per il 2023, l’ultima legge di bilancio (Legge 29 dicembre 2022, n. 197) all’Art. 1, comma 63 ha ridotto del 50% l’aliquota dell’imposta sostitutiva, che passa quindi dal 10% al 5%. Questa tassazione agevolata è prevista a patto che si rispettino le seguenti condizioni:

  • Deve esistere un accordo aziendale in cui siano definiti i criteri da valutare e l’arco temporale in cui monitorarli.

  • Tale accordo deve essere stato sottoscritto anticipatamente, prima che si potesse prevedere il raggiungimento degli obiettivi.

  • Uno o più degli indicatori menzionati nell’accordo devono mostrare un miglioramento misurabile al termine della finestra temporale concordata.

Un’altra opzione consiste nella conversione del premio di produzione in fringe benefit. In questo caso non si applica l’imposta sostitutiva e questi benefit non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente.

Come si calcola il premio di produzione? 

Vediamo ora un esempio pratico di come si calcola l’importo netto del premio di produzione. Un’azienda che opera nel settore manifatturiero ha istituito un premio di produzione annuale per i suoi operai, definito in un contratto integrativo aziendale. Il premio viene assegnato a fronte di un aumento del numero di pezzi prodotti e della qualità degli stessi (ovvero della diminuzione del numero dei difetti riscontrati). Sulla base dei risultati conseguiti nel 2022, da gennaio 2023 ogni operaio avrà diritto a ricevere un premio di produzione di 1.000 € lordi.

Nel 2022 nessuno dei lavoratori ha avuto un reddito superiore a 80.000 €. Pertanto, poiché il premio è inferiore alla soglia dei 3.000 € indicata dalla Legge di bilancio 2023, si potrà applicare l’aliquota ridotta del 5%:

1.000 € - 5% = 1.000 € - 50 € = 950,00 €

Per calcolare il valore netto occorrerà valutare anche l’impatto dei contributi INPS. L’agevolazione contributiva prevede una riduzione del 20% dell’aliquota contributiva IVS a carico del datore di lavoro e l’esclusione della contribuzione a carico del dipendente per la quota di premio di produzione inferiore agli 800,00 €. Sopra tale cifra, i contributi INPS andranno calcolati e versati regolarmente.

3 Consigli per HR manager per implementare il premio produzione in azienda in modo efficiente

Se la società per cui lavori ha appena deciso di introdurre un premio di produzione, potresti chiederti come implementarlo nel modo più efficace possibile, con il doppio obiettivo di gratificare i dipendenti e aumentare la produttività aziendale. Ecco i nostri consigli:

1. Definisci tempistiche coerenti: stabilisci scadenze ben precise per la misurazione delle performance, per consentire ai dipendenti di organizzare il loro lavoro e raggiungere gli obiettivi.

2. Allinea gli obiettivi personali e aziendali: con la giusta prospettiva, i dipendenti potranno vedere gli effetti del loro impegno sulla crescita dell’intera azienda; ciò permetterà loro di sentirsi parte della cultura aziendale.

3. Definisci i criteri assieme ai dipendenti: discuti dei criteri utilizzati per la valutazione delle performance assieme ai dipendenti e ai loro manager; così facendo, ti assicurerai che gli obiettivi siano chiari e condivisi e che i dipendenti sentano di poterli raggiungere con un po’ di impegno aggiuntivo.

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Conclusione

I premi di produzione costituiscono degli incentivi economici per i dipendenti, li stimolano a lavorare meglio e permettono di conseguenza un miglioramento generale delle prestazioni aziendali. Tuttavia, i premi di produzione non migliorano soltanto i numeri: contribuiscono infatti all’aumento della soddisfazione personale e del coinvolgimento dei dipendenti, che si sentiranno maggiormente valorizzati e integrati nella cultura aziendale.

Domande frequenti

Di seguito troverai le risposte alle domande più frequenti in merito al premio di produzione.

Il premio di produzione può essere erogato a un solo dipendente?

Sì, a seguito di una valutazione delle performance annuali, al raggiungimento degli obiettivi è possibile elargire il premio di produzione a un singolo dipendente.

Il premio di produzione deve essere legato a obiettivi misurabili?

Sì: a differenza dei bonus, che possono essere discrezionali, i premi di produzione devono essere legati a obiettivi qualitativi o quantitativi.

Che tassazione si applica ai premi di produzione?

I premi di produzione possono essere soggetti ad agevolazioni fiscali (come l’aliquota sostitutiva per importi fino a 3.000 € prevista già dalla Legge di Bilancio 2016). Inoltre, è possibile elargire i premi di produzione sotto forma di benefit e servizi nell’ambito di un sistema di welfare aziendale, su cui non si applica l’imposta sostitutiva.

Quando viene corrisposto il premio di produzione?

I premi di produzione possono essere versati su base periodica (ad esempio mensile, trimestrale o annuale) oppure in base a obiettivi o periodi specifici.

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